Modica - Claudia Lanteri presenta il suo libro d’esordio per Einaudi L’isola e il tempo insieme a Giusi Bonomo presso l'Ente Liceo Convitto di Modica, venerdì 15 novembre 2024 alle ore 18.30.Romanzo di scrittura e d’avventura, solitudine e ingiustizie, ossessione e parola, L’isola e il tempo (Einaudi) è il sorprendente debutto di Claudia Lanteri, quarantenne libraia a Palermo ma scrittrice nel midollo. Cosa aveva fatto, fino a oggi? «Marketing e comunicazione, poi sono stata cassintegrata e durante il lockdown ho scritto. Da quasi due anni lavoro nella libreria Mondadori Flaccovio, era il mio desiderio: incontrare persone che cercano ricchezza nelle pagine. Non sono rimasta delusa». Il libro, dunque: è già un caso letterario.
“Ci sono luoghi che sono mondi. Cosí è l’isola mai nominata, di fronte alla ’Mpidusa, verso la fine degli anni Cinquanta: pochi abitanti che si conoscono da sempre, tre cime viste dal mare, la vegetazione secca, la terra nera. E la fatica degli uomini e delle donne per la sussistenza: la pesca, le magre coltivazioni di capperi e lenticchie, qualche bestia. A spezzare il ritmo dei giorni è l’arrivo di un barchino con a bordo due persone: un uomo vivo e una donna morta. Mentre il maresciallo Bonomo apre un’indagine convinto di poterla archiviare presto, il tredicenne Nonò s’improvvisa detective. Ma ogni cosa è piú complicata di come sembra, e anche questa storia, proprio come l’isola all’alba, appare avvolta di fatemorgane. Anche quando l’indagine volge al termine, Nonò non smette di correre per l’isola e perlustrarne i fondali, per trovare il punto in cui la barca si è inabissata. E quando finalmente, con l’aiuto del fratello Filippo, riesce a raggiungerla, scopre un altro cadavere: quello del colpevole. Ma chi può credergli, se ormai tutti dicono che ha perso la ragione? In questo romanzo che vive di una scrittura letteraria molto potente, maestosa e naturale insieme, il tempo si morde la coda, è definito ma anche mobile: un tempo in cui tutto continua ad accadere. E chi racconta, con l’illusione di approdare prima o poi a un finale diverso, rimane agganciato per sempre – con il lettore – all’enigma irrisolto..”