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Don Gherardo, prete missionario, creato vescovo di Firenze dal Papa

Il parroco in città è il nuovo arcivescovo di Firenze

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/23-04-2024/don-hherardo-prete-missionario-creato-vescovo-di-firenze-dal-papa-500.jpg Don Gherardo, prete missionario, creato vescovo di Firenze dal Papa


Firenze - Un lunghissimo applauso al termine del rito religioso, accompagnato da abbracci e occhi lucidi. I fedeli della chiesa della Madonna della Tosse hanno così reso omaggio al loro parroco, don Gherardo Gambelli, creato da Papa Francesco arcivescovo di Firenze nei giorni scorsi. Ieri, per la messa domenicale - la prima dopo l’importante nomina - la parrocchia di via Giovanni Pascoli era gremita come non mai.

"Oggi c’è un bel pienone" hanno osservato due anziane parrocchiane, mentre all’ingresso della chiesa era stato appeso uno striscione: "Grazie al nostro parroco vescovo!". Don Gherardo, emozionato e commosso per l’affetto, ha lasciato parlare le sacre scritture. "Siamo tutti mercenari chiamati a diventare buoni pastori" ha ricordato durante l’omelia dopo aver letto il Vangelo, un passo tratto dal capitolo 10 di Giovanni visto che la quarta domenica del tempo pasquale è dedicata a Gesù ’buon pastore’. "Noi dobbbiamo essere pastori gli uni degli altri perché le responsabilità ci aiutano a crescere" ha spiegato ricordando che "diventiamo vulnerabili quando ci lasciamo condizionare dalle nostre paure e ci allontaniamo degli altri".

Un’omelia sobria e diretta, che rispecchia l’essere del prete delle periferie, durante la quale ha rimembrato le esperienze di vita vissuta in prima linea negli anni trascorsi in Africa. L’attenzione agli ultimi è stata ricordata anche durante le preghiere dei fedeli: "Anche oggi chi salva i migranti dai rischi del mare si deve giustificare e rischia di essere punito, come gli apostoli che guarivano gli infermi". Preghiere rivolte anche al parroco e alla sua nuova ’avventura’: "Per don Gherardo, chiamato a fare il pastore di un grande ’gregge’ e così a confrontarsi col difficile compito di conciliare l’amore per ogni persona che ne fa parte col bene di tutta la comunità che deve guidare". L’affetto profondo per il parroco arrivato soltanto nel 2023, ma che ha subito saputo instaurare un rapporto forte e sincero con i fedeli, è stato ribadito da tutta la comunità della Madonna della Tosse che adesso è "combattuta tra la gioia per il dono di don Gherardo alla chiesa fiorentina e la preoccupazione per il suo futuro". E don Gherardo ha voluto rincuorarli a uno a uno: "I distacchi sono sempre dolorosi, qui sono stato ben voluto fin da subito" ha detto, precisando che "il distacco è stato chiesto dal Signore". E comunque sarà una separazione soltanto materiale, fisica "perché viviamo nella fede". Il parroco, senza nascondere le sue forti emozioni per il nuovo incarico, ha voluto ringraziare ancora Papa Francesco per la nomina. "La scelta non è ricaduta sulla mia persona bensì sulla chiesa di Firenze. Il Santo Padre ha così confermato la grande stima nei confronti della nostra chiesa" ha detto il religioso che sarà ordinato vescovo e prenderà possesso della diocesi il 24 giugno durante la festa di San Giovanni Battista. Intanto, don Gherardo continuerà a guidare la parrocchia tanto che proprio nei giorni scorsi è stato in ritiro ad Assisi con i ragazzi che nelle prossime settimane riceveranno il sacramento della Cresima. Per i saluti, insomma, c’è tempo: la tradizionale festa parrocchiale cade il 31 maggio e quella sarà l’occasione per festeggiare don Gherardo.

Chi è don Gherardo

Papa Francesco ha scelto un parroco della Città, monsignor Gherardo Gambelli, già missionario in Ciad e cappellano in carcere. Tifoso della Fiorentina, il neo-pastore assicura: «Sarò sempre vicino agli scartati dalla società». 

Gambelli ha 54 anni, nato il 23 giugno 1969 a Viareggio in provincia e Arcidiocesi di Lucca, ed è stato ordinato prete per l'Arcidiocesi di Firenze il 2 giugno 1996. Ha ricoperto i seguenti incarichi e svolto ulteriori studi: vicario parrocchiale della Santo Stefano in Pane a Rifredi (1996 - 2007); Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma (2000); amministratore della Parrocchia Sant'Andrea a Cercina (2000-2006); Dottorato presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale (2007); parroco in solido moderatore dell'Immacolata e San Martino a Montughi (2007-2011). Dal 2011 al 2022 è stato sacerdote fidei donum in Ciad dove ha ricoperto i seguenti incarichi: parroco della Sainte Joséphine Bakhita nell'Arcidiocesi di N'Djaména e responsabile della pastorale vocazionale, insegnante nel Seminario Maggiore nazionale Saint Luc di Bakara e cappellano del carcere di N'Djaména (2011 - 2017); membro del Collegio dei Consultori di N'Djaména (2013 - 2016); parroco della Cattedrale Saint Ignace, responsabile della pastorale giovanile e cappellano del carcere nel Vicariato Apostolico di Mongo (2018 - 2022). Dal 2019 al 2022 ha assunto anche l'incarico di vicario generale. Rientrato a Firenze, dal 2023 è parroco della Madonna della Tosse. È anche cappellano del carcere di Sollicciano. 

A Firenze l'annuncio è stato dato dall'arcivescovo uscente, Betori, nella cattedrale di Santa Maria del Fiore. L'ordinazione del nuovo vescovo avverrà il 24 giugno prossimo.


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