Attualità L’intervista

Scicli Albergo Diffuso: "Una prenotazione l’ora, mai successo, siamo pieni"

Ezio Occhipinti a Ragusanews: “E non usano neanche il Bonus vacanze, ci serve personale”

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/02-06-2021/scicli-albergo-diffuso-una-prenotazione-l-ora-mai-successo-siamo-pieni-500.jpg Scicli Albergo Diffuso: "Una prenotazione l’ora, mai successo, siamo pieni"


 Scicli – “Confermo negli ultimi 10 giorni è successo l’imprevedibile: una prenotazione all’ora, non era mai successo prima!”. Ezio Occhipinti, gestore dello Scicli Albergo Diffuso conferma al telefono con Ragusanews il boom di prenotazioni per le vacanze in corso nel Ragusano. “Chi prenota generalmente lo fa ridosso di agosto, in alta stagione, oppure a Pasqua o Capodanno, invece le prenotazioni arrivate riguardano tutto il periodo da metà giugno fino a ottobre. Ci stanno mettendo in difficoltà, dal 15 luglio al 31 agosto siamo già quasi pieni - continua Occhipinti -. Anzi, ci serve personale: un paio di persone alle camere e almeno un altro paio per completare il team di addetti alla pasticceria”.

“Sono più italiani che stranieri a chiamare - ci dice -, soprattutto dal centro nord: Toscana, Veneto, Lombardia. Un dato interessante è che mentre l’anno scorso tantissimi ricorrevano al Bonus Vacanza, quest’anno appena 10% di chi ci ha contattato”. Per Occhipinti sono tutti segnali di un “bisogno emotivo, sentimentale, di viaggiare, di tornare alla vita”.

“È un’esigenza che nasce da 18 mesi al chiuso - spiega -, è vero che anche l’estate scorsa c’è stata una parentesi di apparente libertà, ma tanti erano preoccupati lo stesso per il Covid e sono rimasti a casa. La nostra clientela appartiene a una fascia d’età medio-alta, e quindi composta da persone più attente e sensibili al tema perché più vulnerabili: anche quest’anno in realtà alcuni clienti abituali ci hanno telefonato, quasi scusandosi di non riuscire a venire per la seconda estate, ma sono stati largamente compensati” dai più giovani e da chi non ce la fa più di aspettare e non vede l’ora finalmente di distrarsi dall’incubo Coronavirus. 


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