Pozzallo - Si chiamava Rahman Farazi, non è arrivato a compiere 19 anni, ma le ultime foto di lui da vivo mostrano un volto quasi da bambino. Ha un nome e un volto il naufrago che un mese e mezzo fa Sea Watch ha trovato in fin di vita su un barcone alla deriva e inutilmente ha provato a soccorrere. A darne notizia è il team di Terres des hommes di Ragusa, che quando la nave dell’ong tedesca è stata spedita a Pozzallo – dove è stata persino fermata, con provvedimento poi sconfessato dal giudice – ha accolto i naufraghi soccorsi e per l’ennesima volta ha visto scendere dalla passerella di una nave di soccorso, civile o istituzionale che sia, una body bag bianca. “Dalla dimensione del sacco avevamo intuito che il corpo non era robusto, anzi”.
Trovato agonizzante, Rahman ha smesso di respirare nonostante i disperati tentativi di rianimarlo.