Il Superbonus 110% fa gola ai cittadini e, di conseguenza, alle imprese della filiera dell’edilizia. La Cna rileva che l’80% delle sue aziende ritiene che l’incentivo, l'ecobonus edilizia 110%, farà da propulsore al comparto, il 40% che creerà posti di lavoro. Il 64% però ritiene pure che le procedure per accedervi siano arzigogolate e che i tempi per capire bene come funziona il rimborso abbiano rallentato nel frattempo i lavori. L’interesse dei condomini è rivolto prevalentemente all’efficientamento termico e all’installazione di impianti di riscaldamento, condizionatori e pannelli fotovoltaici. Nei singoli appartamenti (79%), più che negli stabili (20%). Le operazioni di manutenzione e stabilizzazione strutturale stanno riscontrando invece molto meno appeal, con appena l’1,6% delle richieste di informazioni. con le imprese si interrompono prima del preventivo a causa di impedimenti tecnici.
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Ma finora meno del 10% delle richieste di informazioni si sono trasformate in preventivi che hanno avviato interventi di transizione energetica e ristrutturazione antisismica. Nel 45% dei casi il committente scopre che non tutti gli interventi che intende realizzare sono ammessi al beneficio del rimborso, il 13% scopre difformità catastali al momento della domanda. La farraginosa modalità operativa della misura non aiuta insomma l’atteso rilancio. Tanto che l’85% degli intervistati dichiara che sarà costretta a rivolgersi a professionisti ed intermediari per sbrogliare la matassa normativa del Superbonus e interpretare correttamente la cessione del credito d’imposta. Altri potenziali clienti ci rinunciano.