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Che Bravo Beppe Fiorello in Stranizza d’Amuri

Delicato, intenso, vero, come non lo è gran parte della cinematografia, anche televisiva, ambientata in Sicilia

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/30-07-2023/che-bravo-beppe-fiorello-in-stranizza-d-amuri-500.jpg Che Bravo Beppe Fiorello in Stranizza d’Amuri


Scicli - E’ una piccola Baaria il film Stranizza d’Amuri per la regia di Beppe Fiorello.
Delicato, intenso, vero, come non lo è gran parte della cinematografia, anche televisiva, ambientata in Sicilia.
Mercoledì Fiorello avrebbe dovuto essere presente all’Arena di Donnalucata, per presentare la pellicola ma un piccolo incidente gli ha impedito di esserci.
Ha mandato un video in cui scusandosi ha presentato il film.

Arena gremita, non cadeva uno spillo, alcuni spettatori sono rimasti fuori.
Il film racconta una storia vera (e non vi spoileriamo nulla), e ricostruisce la temperie dei primi anni Ottanta in Italia e in Sicilia, l’ubriacatura anestetizzante dei Mondiali di calcio vinti dall’Italia nell'82, usando sempre un registro fedele, attendibile, autentico.
Qui si adagia la vicenda di due famiglie siciliane tradizionali, con la loro ipocrisia piccolo borghese, il senso dell’onore e del rispetto; a tavola, a pranzo, genitori e figli fanno esplodere, per poi tentare di ricomporre, le loro tensioni interne e contraddizioni.

La scena madre del film è affidata a Cuccurucucù di Franco Battiato, canzone di formazione che interpreta le pulsioni adolescenziali di chi scopre l’amore e la sua dolce malinconia.
Il film merita ancor più attenzione di quanto non abbia già ricevuto e invitiamo intanto il pubblico ragusano ad approfittare delle repliche che l’Arena di Donnalucata e quella di Marina di Modica hanno programmato per lunedì 31 luglio.
Stranizza d’Amuri è un affresco e una dichiarazione d’amore per la Sicilia, pur nelle sue cadute e nelle sue crepe più profonde.


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