Attualità Le due urgenze

Covid, aprire subito le terze dosi a tutti e ridurre il green pass a 6 mesi

Se la protezione dal virus cala dopo 5 mesi, ci sono già migliaia di under 40 a rischio

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 Ragusa - Al via oggi in Sicilia la somministrazione della terza dose anche per chi ha completato il ciclo vaccinale anti Covid da almeno 5 mesi, dopo che il ministero della Salute ha accorciato di un mese il lasso di tempo minimo da lasciar intercorrere dalla seconda somministrazione. A questo link le informazioni utili su giorni e orari di ingresso settimanali negli 8 hub della provincia di Ragusa, a cui è possibile accedere anche senza prenotazione. Ad averne diritto al momento sono over 40, fragili, ospiti delle Rsa e operatori sanitari (inclusi i tirocinanti di medicina), per cui stranamente il governo non ha ancora fatto scattare ufficialmente l’obbligatorietà, come per il ciclo completo. Arriverà sicuramente col decreto di Natale, insieme alla stretta su green pass e no vax.

Dunque, da oggi la platea degli over 40 e 50 siciliani richiamati per primi alla terza dose raddoppia di colpo a oltre 400mila, e ogni giorno se ne sommeranno altre migliaia. L’apertura delle prenotazioni per il prossimo scaglione - quello della fascia 30/49 anni - dipenderà in parte dalla risposta dei target fin qui coinvolti, ma è verosimile che parta al massimo a gennaio 2022. Ma non sono solo gli ultra 40 e 50enni ad aver completato il ciclo da cinque mesi. E se è vero che la copertura anticorpale inizia a scemare dopo 5 mesi, sorgono due problemi che non sembrano esser stati presi ancora in considerazione dal governo centrale.

Il primo è che un green pass anche a 9 mesi sarebbe fin troppo lungo: da un punto di vista logico e consequenziale sarebbe necessario ridurne la validità gli attuali 12 a massimo 6/7 mesi. Il secondo problema è che è già tardi per far partire le terze dosi ai 30enni a inizio anno: 5 mesi fa, infatti, era giugno ed erano già decine di migliaia in tutta Italia gli under 40 che si erano sottoposti al siero o erano in procinto di farlo. Specie in Sicilia, dove ci sono stati diversi “Open day” per nonni e nipoti. Forse l’esecutivo la sta prendendo con fin troppa calma, visto l’allarmismo che circola sulla tenuta delle prossime feste.


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