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Tina Turner, le malattie: ictus, tumore all'intestino, trapianto di rene

Tina Turner, le malattie. Come è morta.

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/25-05-2023/tina-turner-le-malattie-lctus-tumore-all-intestino-trapianto-di-rene-500.jpg Tina Turner, le malattie: ictus, tumore all'intestino, trapianto di rene


Zurigo - Tina Turner si è spenta all'età di 83 anni dopo una lunga malattia. La leggendaria cantante statunitense ha rivelato nel suo libro di memorie "Tina Turner: My Love Story", pubblicato nel 2018, di avere sofferto di diverse malattie potenzialmente letali.

Le malattie
Nel 2013, tre settimane dopo il suo matrimonio con Erwin Bach, ha avuto un ictus e ha dovuto sottoporsi a un lungo periodo di riabilitazione per imparare a camminare di nuovo. Nel 2016, invece, le è stato diagnosticato un tumore all'intestino.

Tina Turner soffriva anche di ipertensione e scelse di curarsi con rimedi omeopatici, ma non riuscì a scongiurare un'insufficienza renale. Le fu consigliato un trapianto di reni ma le possibilità di riceverne uno erano scarse e fu esortata a iniziare la dialisi. Tina Turner valutò anche il suicidio assistito e si iscrisse un'associazione che se ne occupa. Alla fine il marito Bach si offrì di donarle un rene: il trapianto ha avuto luogo il 7 aprile 2017.

Le tre vite di Tina Turner
Un’esistenza segnata da drammi, tragedie, violenza, ascese, cadute, che racchiude almeno tre vite.
Nel 1993 Brian Gibson girò un film su una vita che sembrava una sceneggiatura già scritta: Tina - What’s Love Got to Do with It incassò a livello mondiale 60 milioni di dollari. Venticinque anni più tardi la vita della «regina del rock’n’roll» sarebbe arrivata a Broadway, sotto forma di un musical, Tina, diretto da Phyllida Lloyd, con le hit della diva e l’afroamericana Adrienne Warrenn nei panni della protagonista. Quando uscì quell’intervista su Rolling Stone, Tina Turner aveva appena spedito nelle librerie la sua prima, straziante autobiografia, I, Tina. Nelle pagine del libro, la cantante aveva raccontato per filo e per segno le violenze subite dal marito Ike Turner, con cui all’inizio degli Anni ’60 aveva messo su un duo che è stato determinante per la nascita del rock’n’roll e che l’ha resa famosa. Le cose precipitarono quando lui, geloso del successo di lei, andò fuori di testa. Rivelandosi un uomo violento, che nonostante il successo di brani come Proud Mary, Nutbush City Limits e River Deep Mountain High trasformò la vita di Tina in un incubo: «Mi picchiava. Avevo sempre un occhio nero e altri segni. E poi aveva donne dappertutto. Non mi dava soldi. Aveva una pistola. Sentivo che da un momento all’altro mi avrebbe sparato un colpo in testa», confessò, tra le varie cose, Tina Turner, che aveva divorziato da Ike nel 1978, trovando la forza per troncare quel legame nella pratica del buddismo. Da quella relazione fuggì senza nulla, ricominciando da zero. The Best nel 1989 fu solamente l’apice dell’ascesa che le permise, da sola, di vendere 180 milioni di copie in tutto il mondo e vincere 12 Grammy. Conquistò anche Hollywood, collezionando ruoli cinematografici indimenticabili: dall’Acid Queen di Tommy alla Aunty Entity di Mad Max.

Quando Tina Turner valutò il suicidio assistito
Tina raccontò di aver valutato anche il suicidio assistito. Una vita, quella della cantante, segnata dai drammi fino all’ultimo. Nel 2018 si suicidò a 59 anni il figlio Craig Raymond Turner, primogenito della diva, avuto a 18 anni da Raymond Hill, sassofonista della sua band Kings of Rhythm. Lo scorso dicembre, invece, è scomparso a soli 62 anni a causa di problemi di salute il figlio Ronnie, avuto dal secondo marito Ike Turner. «Ho sempre combattuto per avere rispetto. E non mi fermerò finché non l’avrò ottenuto. Potrei non averlo mai, perché la mia vita è stata troppo dura finora. Ma questo successo è un assaggio di come sia quel rispetto. E mi piace», diceva nell’’86: l’essenza di Tina Turner sta tutta qui.


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