Ragusa - Ragusa, Noto e Ortigia le mete dell'Isola finora più gettonate dell'estate 2021 insieme a Palermo, Cefalù secondo Federalberghi Sicilia. Alcuni alberghi della provincia iblea hanno già registrato il tutto esaurito nel periodo caldo delle vacanze. Forse si stanno perfino superando i livelli prepandemia. Non solo chioschi, bar, ristoranti e birrerie riaprono infatti i battenti ma pure gli hotel di lusso. "Abbiamo il 300% delle prenotazioni rispetto al 2020" annuncia il tour operator Aeroviaggi, che ha tra i suoi resort borgo Rio Favara a Ispica (foto allegata). Anche per questa stagione il turismo si conferma di prossimità: sono soprattutto i connazionali che prenotano un posto al sole sull’Isola. Il largo anticipo con cui hanno telefonato ai centralini di residence, b&b e villaggi è sintomo che, dopo un anno e mezzo di Covid, gli italiani non ce la fanno proprio più e contano i giorni che mancano alle ferie. La domanda c’è, ma l’offerta?
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Per Vincenzo Amendola, il sottosegretario agli Affari europei che ha seguito tutti i lavori del PNRR, il problema è avere la capacità di spendere i fondi pubblici nazionali e comunitari destinati al comparto. Ad esempio, il PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 per la valorizzazione del patrimonio culturale - indirizzato a 5 regioni del Sud (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia) - ha impegnato solo 300 milioni di euro dei circa 500 in dote, con 50 interventi conclusi e 407 tuttora in attuazione: resterebbero da restituire all'Ue 200 milioni di finanziamenti non spesi, il 40%. Che poteva servire anche per raggiungere fisicamente i meravigliosi luoghi da visitare, visti i pessimi collegamenti terrestri che li connettono. Impossibile visitare l’Isola se non affittando o arrivando in macchina, dunque aggiungendo un altro bel costo al viaggio. Chi ci si affeziona, e se lo può permettere, fa prima a comprarsi una casa. Se già in queste condizioni la Sicilia si conferma la regione più amata dagli italiani per le vacanze estive, quale espansione potrebbe conoscere il suo turismo con infrastrutture e trasporti all’altezza dei propri cammei?